S. Antonio

 via Valgrana, 8 - Caraglio (CN)

Presentazione Struttura

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S. Antonio

CN1

COMPOSIZIONE DELLA RESIDENZA

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Posti letto residenziali: posti totali RA RAA RSA NAT ALTRO
n.
di cui ACCREDITATI n.
di cui CONVENZIONATI n.
Posti semiresidenziali:
CDI - CDIA Centro diurno integrato
CDAA - CDAI - Centro diurno Alzheimer
Servizio per la domiciliarità

Approfondimenti

L’Ospedale “S. Antonio” di Caraglio è sito in Via Valgrana n°8, la strada che dal centro di Caraglio conduce all’imbocco della Valle Grana. E’ dunque un punto di riferimento non solo per Caraglio ma per l’intera valle comprese le località vicine quali Vignolo, Cervasca, Bernezzo e molte altre.

 

 

L’istituto ha origine ad inizio 1800 quando l’Abate Cometti lascia l’intera sua eredità alla congregazione di Carità, già esistente a Caraglio dal 1721, affinchè venga utilizzata per favorire la rinascita dell’antico ospedale “a favore e beneficio dei poveri”. L’ospedale, nominato “S. Antonio”, oltre a provvedere al ricovero ed alla cura degli infermi poveri, va costantemente in soccorso dei concittadini bisognosi.

 

Nel 1832 Carlo Alberto di Savoia nomina una commissione straordinaria con l’incarico di esaminare lo stato e le condizioni di tutti i “Pii istituti” esistenti allora in Caraglio. Si vede la necessità di riunire la Congregazione di Carità all’Ospedale. Si compila quindi un progetto di relgolamento di entrambe le Opere Pie (così riunite). Il documento verrà firmato da Re Carlo Alberto di Savoia nel 1833.

L’Ospedale “Sant’Antonio” di dimostra immediatamente indispensabile quando, nel 1835, a soli 2 anni dalla sua fondazione, scoppia un’epidemia di colera in Caraglio. Vittima di questa epidemia sarà anche Stefano Ottavio Arnaud, membro della Congregazione che, nel 1827, lascia alla Congregazione di Carità e quindi all’Ospedale di Caraglio tutti i suoi averi.
Per sua volontà viene costruito un nuovo e più ampio fabbricato capace di ospitare venti letti. L’edificio sorge a lato del preesistente ospedale e verrà aperto nel febbraio del 1845.


L’istituzione continua la sua vita come vero e proprio ospedale fino agli anni 1965-70. Fino a questa data è infatti una struttura all’avanguardia dotata di camera operatoia, reparto di medicina generale, radiologia, pronto soccorso e maternitò. In seguito dovrà adattarsi ai tempi e, causa la vicinanza con strutture più moderne in centri più grandi (Ospedale di Cuneo e di Fossano in particolare) diventa ricovero per lungo degenti (con la convenzione con l’amministrazione provinciale di Cuneo accoglierà i “malati di mente tranquilli” ex ospiti dell’Ospedale Neuro Psichiatrico di Racconigi) ed infine, grazie alle convenzioni con l’ASL, diventerà ricovero per ospiti non autosufficienti o parzialmente autosufficienti trasformandosi definitivamente in R.S.A. con riconoscimento Regionale.

 

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